Adrian Paci

Adrian Paci è nato a Shkodër, Albania nel 1969. Paci vive e lavora tra Milano e Shkodër.
Usando la propria esperienza di immigrazione dall’Albania all’Italia e storie di famiglia e amici, Paci affronta questioni come l’esilio, l’identità, la memoria e la storia collettiva. Il corpus di opere di Paci ripercorre quei tempi tumultuosi, affrontando i cambiamenti politici radicali della sua terra natale mentre passava dal comunismo a una caotica economia di libero mercato e le sue successive esperienze come artista in esilio.
Utilizzando media come il video, l’installazione, la pittura e la fotografia, Paci riflette con immediatezza e ironia su una condizione esistenziale: lo spaesamento, la perdita e la riscoperta delle proprie origini. Le sue indagini lo portano a interrogarsi sul ruolo dell’artista e sulla vera natura dell’opera d’arte, in una continua e sottile celebrazione della quotidianità.
Attraverso il suo lavoro, Paci si è inserito in situazioni sociali, coinvolgendo sia la sua vita privata che quella pubblica nel tentativo di scoprire – o recuperare – come viviamo, creando opere situate nel quotidiano, Paci rivela come le nostre vite sono interconnesse e come sono modellate dai nostri confini ambientali.
Nel corso della sua carriera, Paci ha tenuto numerose mostre personali in varie istituzioni internazionali tra cui Kushtalle Krems, Austria (2019); Salzburger Kunstverein, Austria (2019); National Gallery of Art, Tirana (2019); The National Taiwan Museum of Fine Arts, Taichung (2018); Museo Novecento, Firenze (2017); Chiostri di Sant’Eustorgio, MIlano (2017); Unsw | Art & Design, Paddington (2016); MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XX Secolo, Roma (2015); Trondheim Kunstmuseum, Norvegia (2014); Röda Sten Konsthall, Goteborg (2014); Mac, Musée d’Art Contemporain de Montréal (2014); PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2014); Jeu de Paume, Parigi (2013); National Gallery of Kosovo, Prishtina (2012); Kunsthaus Zurich (2010); Bloomberg Space, Londra (2010); CCA – The Center for Contemporary Art, Tel Aviv (2009); Museum am Ostwall, Dortmund (2007); MoMA ps1, New York (2006); Contemporary Arts Museum, Houston (2005), tra gli altri.
Il lavoro di Paci è stato presentato alla Bienal de la Imagen en Movimiento, Buenos Aires (2018); la 7a Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture, Shenzhen (2017); 14. Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia (2014); 2a Biennale di Montevideo, Uruguay (2014); Biennale di Busan, Corea del Sud (2014); 12a Biennale Internazionale di Cuenca, Ecuador (2014); 4a Biennale d’Arte Contemporanea di Salonicco (2013); Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Melle, Francia (2011); la Biennale di Lione (2009); TICAB Biennale di Tirana (2009); la Decima Biennale dell’Avana, Cuba (2009); l’8a Biennale Baltica di Arte Contemporanea, Polonia (2009); la XV Quadriennale di Roma (2008); la Triennale Internazionale delle Arti Contemporanee, Praga (2008); la 3a Biennale di Praga (2008); la Biennale di Sydney (2006); la Biennale di Busan, Corea del Sud (2006); la Biennale Arti Visive, Goteborg (2006); la 51a Biennale di Venezia (2005); la Biennale di Siviglia (2004); la Biennale di Cetinje, Montenegro (2004); la Triennale di Tallin (2004); 2a Biennale di Tirana (2003); 5a Biennale Werkleitz, Berlino (2003); 1a Biennale di Tirana (2001); la 1a Biennale di Valencia (2001); la 48a Biennale di Venezia (1999).
Il lavoro di Paci è conservato nelle collezioni pubbliche del Museum of Modern Art, New York; il Metropolitan Museum of Art, New York; Museo di Arte Contemporanea, Miami; Museo d’Arte di Seattle, Seattle; Centro Georges Pompidou, parigi; Fond National Art Contemporain, Parigi; Kunsthaus Zurigo, Zurigo; Moderna Museet, Stoccolma; Museum Am Ostwall, Dortmund, Germania; Musée d’Art Contemporain de Montréal, Montréal; Museo Sztuki; Moderna Galerija – Lubiana, Lubiana; Galleria Nazionale d’Arte, Tirana; il Museo di Israele, Gerusalemme; MAXXI, Roma; Gamec, Bergamo, tra gli altri.

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