Ibrahim Mahama nasce a Tamale, in Ghana, nel 1987. Studia pittura e scultura presso la Kwame Nkurumah University di Kumasi fino al 2013, anno in cui consegue la laurea. Durante gli anni universitari prendono avvio una serie di interventi e di attività che riflettono sul tema della globalizzazione, del lavoro e della circolazione delle merci, con opere realizzate anche grazie a una serie di collaborazioni con i cittadini ghanesi. Attualmente, Mahama vive e lavora tra Accra e Tamale.
Il suo lavoro è stato incluso in numerose mostre internazionali tra cui “Ubuntu, a lucid dream”, Palais de Tokyo, Paris (2021); Pino Pascali Award 2021 – 23rd Edition, Pino Pascali Foundation, Polignano a Mare, Italy (2021); NIRIN, 22a Biennale di Sydney (2020); “domani, ci saranno più di noi”, Triennale di Stellenbosch (2020); “Living Grains”, Fondazione Giuliani (Roma, 2019); “Future Genealogies, Tales From The Equatorial Line”, 6a Biennale di Lubumbashi, Repubblica Democratica del Congo (2019); “Parliament of Ghosts”, The Whitworth, Università di Manchester (2019); “Labour of Many”, Norval Foundation, Cape Town (2019); Documenta 14, Atene e Kassel (2017); “An Age of Our Own Making”, Kunsthal Charlottenborg, Copenhagen e Holbæk (2016) e “Fracture”, Tel Aviv Art Museum, Israele (2016); “Artist’s Rooms”, K21, Düsseldorf (2015); “Material Effects”, The Broad Art Museum, Michigan (2015).
Mahama ha partecipato inoltre a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2019, “May You Live in Interesting Times”, “Ghana Freedom”, padiglione inaugurale del Ghana, 58a Biennale di Venezia e nel 2015, nella 56a edizione della Biennale di Venezia, “All the World’s Future”, in cui ha presentato la grande installazione site specific Out of Bounds, realizzata con sacchi di iuta presso il Tronchetto dell’Arsenale.
È visiting professor presso la Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti, dove insegna il corso di Artistic Production. A giugno 2022 Pitti Immagine ha commissionato un suo intervento site-specific a Palazzo Medici Riccardi, in occasione del lancio della collezione Pitti Uomo disegnata da Wales Bonner.
Tra i riconoscimenti, è stato selezionato come direttore artistico per la 35esima edizione della Ljubljana Biennale of Graphic Arts (2023).