Lia Cecchin

Lia Cecchin (Feltre, 1987), dopo essersi laureata in Arti Visive e dello Spettacolo presso l’Università IUAV di Venezia, si iscrive ad un corso di scrittura presso la Scuola Holden di Torino per approfondire gli aspetti legati alla forza evocativa della narrazione.
La sua ricerca si basa sull’osservazione della realtà e sull’individuazione di urgenze collettive a cui applica un principio di sostenibilità reso manifesto dall’uso in prevalenza di materiali preesistenti.
Esposizioni: 92.ma Collettiva Giovani Artisti, a cura di Stefano Coletto e Mara Ambrozic, Galleria di piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2008); My World, a cura di F. Liggieri, G. Tammaro, Spazio Paraggi (Treviso, 2009); Zooart, a cura di Associazione Art.ur, Giardini Fresia (Cuneo, 2009); Schio Glocal Digital Fest, Le Momo Electronique (Schio, Vicenza, 2009); Mostra intorno allo spazio chiuso, a cura di Stefano Coletto, Uscita Pistoia (Pistoia, 2009); A bassa voce, a cura di Stefano Coletto Galleria Upp (Venezia, 2010); BYTS Bosch Young Talent Show, AKV (‘s-Hertogenbosch, 2010); Evading Customs_Milan, a cura di Guia Cortassa e Barbara Meneghel, Le Dictateur (Milano, 2010); Open Studios, Palazzo Carminati, BLM (Venezia, 2011); Doxa, a cura di Alice Ginaldi, Galleria Upp (Venezia, 2010); Last minute project [con Alberto Scodro] a cura di Superfluo Project, Negozio sfitto (Padova, 2010); Opera 2011 – Lunar Park – Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2012); Fuoriclasse, a cura di Luca Cerizza, GAM Villa Reale (Milano, 2012); Out of Focus, a cura di Superfluo Project, 365 architetti and Macinino Animation Studio (Padova, 2012); Ecology of mind, a cura di Cantiere Corpo-Luogo, Parco del Contemporaneo, Forte Marghera (Venezia, 2012); Sandstorm, a cura di Caterina Benvegnù Ex Macello (Padova, 2012); Sandstorm 2, a cura di Caterina Benvegnù, VILLA (Brescia, 2013); The First Settlers, Halle 14 (Leipzig, 2013); The Beginning of Something, Gallery Mieke van Schaijk (’s-Hertogenbosch, 2013); Espansioni-contrazioni, Controzona Forte Carpenedo (Mestre, 2013); Accadde domani, a cura di Bruno Barsanti e Fabio Cafagna – Resò Meet Up Barriera (Torino, 2013); Re:, MARS (Milano, 2013); L’arte di fare la di ferenza – Ed.2, a cura di Arteco, Palazzo Barolo (Torino, 2014); 2.141 The Picture is a Fact, a cura di Giuseppe Pinto (Like a Little Disaster) Omphalos (Terlizzi, 2014); La concezione cosmologica dantesca, a cura di Pietro Di Lecce, Dimora Artica (Milano, 2014); Prière de toucher, a cura di Giulia Brivio e Ermanno Cristini, Mars (Milano, 2014); Looking For Comfort In An Uncomfortable Chair, a cura di Lucrezia Calabrò Visconti, CLOG (Torino, 2015); Re-building the Future, a cura di Marco Pierini, Ex Chiesa dei Cavalieri di Malta, (Siracusa, 2015); MEDITERRANEA 17, a cura di Andrea Bruciati, Fabbrica del vapore (Milano, 2015); Di ference and Repetition, a cura di Giuseppe Pinto (Like a Little Disaster), Foothold, Polignano a Mare (Bari, 2016); Teatrum Botanicum, a cura di Giulia Mengozzi, PAV Parco Arte Vivente (Torino, 2017); Curator Exquis, a cura di Lucrezia Calabrò Visconti + 14 curators, Greylights Projects (Bruxelles, 2018); That’s it! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e un metro e ottanta oltre il confine, a cura di Lorenzo Balbi, MAMbo (Bologna, 2018); La solitudine del curatore, a cura di Katiuscia Pompili, KAOZ (Palermo, 2018); Certo che questo mondo è tutto da rifare comincia a urlare, a cura di Carolina Gestri e Gabriele TosiCantieri Aperti (Massa, 2018); Sino alla fine del Mare, a cura di Ramdom, Lastation, Gagliano del Capo (Lecce, 2019); Il disegno politico italiano, A + A Gallery (Venezia, 2019); Tutto ci sfugge, a cura di Claudio Zecchi e Paolo Mele, Lastation, Gagliano del Capo (Lecce, 2019); Untouched by Human Hands, a cura di Treti Galaxie, Artoday (2020); Ecophilia, a cura di Andrea Lerda Museo della Montagna (Torino, 2021).
Workshop: Massimo Bartolini, Fondazione Spinola Banna (Poirino, 2011); Marta Kuzma, Fondazione Spinola Banna (Poirini, 2013); Alberto Garutti, Fondazione Spinola Banna (Poirino, 2014); Solid Void, Luca Francesconi e Luca Morena, Progetto Diogene (Torino);
Q-Rated, a cura de La Quadriennale di Roma Museo Madre (Napoli, 2019).
Premi: Combat, primo premio – sezione scultura e installazione (Livorno, 2018); Francesco Fabbri, finalista, Villa Brandolini (Pieve di Soligo, Treviso, 2018).
Nel settembre 2020 la sua opera “Una città cancella, l’altra scrive”, vincitrice del bando a invito Fondamenta I, promosso da Amixi per l’arte contemporanea e curato da Luca Cerizza, è stata installata in modo permanente presso il parco del Museo Villa Croce (Genova).

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutte le notizie e gli aggiornamenti via e-mail. Il servizio è completamente gratuito e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.