Mattia Pajè

Mattia Pajè (Melzo, 1991) si diploma nel 2016 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il suo lavoro è caratterizzato dall’uso di diversi materiali e approcci, che di solito adatta alle situazioni e condizioni specifiche in cui opera. Pajè è interessato ai processi di produzione come mezzo per creare relazioni tra le opere e gli spazi, e tra le opere e il pubblico, oltre a tutte quelle visioni che esplorano un percorso secondario attorno al quotidiano e convenzionale.
La pratica dell’artista comprende opere pittoriche, scultoree, installative, multimediali e
opere performative.

Esposizioni: 490nm < GENERATOR < 570nm, con Marco Casella, a cura di Lelio Aiello, LOCALEDUE (Bologna, 2015); 8 days backwards, con Filippo Marzocchi, a cura di Lluc Baños Aixalà, Major28, La Floresta, (Lleida, 2016); Points (series), a cura di Giovanna Caimmi, Fondazione Zucchelli, (Bologna, 2016); Microburst, con Nicolas Feldmeyer, a cura di TRIPLA (Bologna, 2017); Malgrado II, con Calori&Maillard (Bologna, 2017); Do you come here often?, supportato da Viaggiatori Sulla Flaminia and Mahler & LeWitt Studios, a cura di Giovanni Rendina, Ponte Sanguinario, (Spoleto, Perugia, 2017); Todo estarà bien, testo di Gabriele Tosi, Suburbia Contemporary Art, (Granada, 2018); Padrone Morde Cane, con Giuseppe De Mattia, Private garage, (Bologna, 2019); Un giorno tutto questo sarà tuo, a cura di Saverio Verini; Fondazione Smart – polo per l’arte (Roma, 2019); Ragni, come parte di Verso sera, a cura di Davide Ferri, Ipercorpo (Forlì, 2020); Rifugio delle notti d’estate, con il contributo del curatore Fulvio Chimento, Alchemilla+, Palazzo Vizzani (Bologna, 2022); Saluti, perfavore, se esistete, fateci avere delle buone idee, a cura di Matilde Galletti, L’approdo (Marina di Porto S.Giorgio, Fermo, 2022); Fuori Terra, a cura di Giovanni Rendina, parte del programma di Artcity Bologna, Alchemilla+, Palazzo Vizzani (Bologna, 2022).

Residenze: Progetto Borca, a cura di Gianluca d’Incà Levis, (Borca di Cadore, Belluno, 2017); CRIPTA 747 studio, a cura di CRIPTA 747 (Torino, 2017); BoCS Art, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, Roberta Aureli (Cosenza, 2020).

Workshop: The worlds of art, a cura di Giusy Ragosa, Galleria Continua, (San Gimignano, 2015); La lingua degli affetti e del desiderio, a cura di Cesare Pietroiusti, Raum (Bologna, 2016); Q-Rated, workshop con Elena Filipovic, Pierre Bal Blanc, James Richards, Quadriennale di Roma (Roma, 2018).

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