Riccardo Baruzzi

La ricerca di Riccardo Baruzzi si struttura intorno ai principi fisici e poetici del disegno e del suono. Il ritmo e il moto di un tratto, la resistenza di una superficie, il dolore di un muscolo, il suono e il segno provocati dalla caduta di un corpo: ogni elemento che collega gli arti e gli strumenti dell’artista alla tela o alla carta, trova valore nell’opera di Riccardo Baruzzi.
L’artista, nato a Lugo nel 1976, dipinge disegni e disegna dipinti per rivelare l’origine delle immagini, risalire alla loro essenza segnica. In questo lavoro di analisi e successiva sintesi della struttura nascosta delle cose, capita che Riccardo Baruzzi coinvolga l’umano: le opere performative dell’artista vedono la partecipazione di studenti d’arte, collezionisti, galleristi, incaricati di interagire con il display della pittura o con il momento stesso della sua creazione.
Fiori, pornografia, Madonne, placcaggi, cavalli, divinità, abachi, tutto trova la propria sublimazione segnica e pittorica in un universo di tele semitrasparenti, pennelli d’invenzione, matite lunghe cinque metri, cacofonie perfette e ingannevoli eufonie, scatole che tremano, giradischi e ventole di raffreddamento che tramite la rotazione scandiscono poliritmie dai più svariati timbri.
Attualmente, vive e lavora a Bologna.

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